Fiat 128
Nata dallo sviluppo del progetto denominato X1/1, la Fiat 128 è stata una pietra miliare della storia automobilistica.
Destinata a sostituire la gloriosa 1100, è infatti la prima Fiat ad adottare il gruppo motopropulsore trasversale e la trazione sulle ruote anteriori, ovvero lo schema già sperimentato alcuni anni prima sulla Autobianchi Primula e poi universalmente adottato dalle vetture piccole e medie europee negli anni a venire.
1969
La Fiat 128 viene presentata nell’aprile del 1969 con le due varianti di carrozzeria berlina a 2 e 4 porte e il motore di 1116 centimetri cubici e 55 cavalli di potenza massima. Anche il motore è di impostazione moderna, con l’albero a camme in testa e la distribuzione a cinghia, caratteristiche queste che fino ad allora avevano contraddistinto i motori più sportivi. Ad ottobre dello stesso anno alla berlina viene affiancata una versione familiare a 2 porte più il portellone posteriore.
1971
Nel aprile del 1971 fa il suo debutto la versione Rally, ricavata sul corpo vettura della berlina a 2 porte ma con una caratterizzazione più sportiva e un motore di 1290 cc e 67 cavalli. La Rally si riconosce per il paraurti anteriore in due pezzi, per la mascherina nera, per le strisce adesive nere sulla parte bassa delle fiancate e per i vetri laterali posteriori apribili a compasso. I gruppi ottici posteriori sono quelli rotondi della 850 Sport Coupé II serie.
1971
A novembre del 1971 vengono presentate le versioni Sport Coupé, con una nuova carrozzeria a due porte e il passo accorciato rispetto alla berlina. Due gli allestimenti disponibili, Sport e Sport Lusso, e due anche le motorizzazioni, il 1116 cc portato a 64 cavalli e il 1290 cc con ben 75 cavalli, per un totale di quattro combinazioni. A prima vista la 128 S si riconosce per i due fari anteriori rettangolari mentre la SL ne ha quattro rotondi.
1972
1972
1974
Nel 1974 alla 128 berlina viene affiancata la Special, versione più lussuosa che conta modifiche sia all’esterno sia all’interno, caratterizzata da una nuova mascherina a fari rettangolari e dai paraurti di maggiori dimensioni. Con la Special, disponibile sia a 2 sia a 4 porte, il motore di 1290 cc viene affiancato al 1116 cc ed esteso a tutta la gamma delle berline, in allestimento normale o Special. Entrambi i motori possono contare su una camera di scoppio più raccolta per incrementare l’economia di esercizio e la potenza del motore 1290 cc, dotato di un carburatore monocorpo, scende a 61 cavalli. La versione familiare invece rimane disponibile solo in allestimento normale e con il 1116 cc, mentre alla fine del 1975 viene tolta dal listino la 128 Rally.
1975
Nel 1975 anche la Sport Coupé cessa di essere prodotta, sostituita dalla nuova 128 3 Porte presentata a metà anno. Si tratta in questo caso di un rifacimento della parte posteriore, ora di tipo “fastback” con un ampio portellone, per rendere la vettura più versatile. Praticamente invariati i motori, resi ora più economici nell’utilizzo a scapito della brillantezza, con il 1290 cc ridotto a 73 cavalli.
1976
Nel 1976 la gamma delle berline viene profondamente rinnovata, prendendo il nome di Nuova 128 (terza serie). La Nuova 128, detta anche unificata perché ricomprende in un unico modello le precedenti berlina e Special, viene proposta in tre allestimenti, base, Confort e Confort Lusso, e con le due tradizionali motorizzazioni 1116 e 1290 cc.
1976
La versione familiare, ora denominata Panorama, viene ridisegnata nella parte posteriore, più snella rispetto all’originale del 1969 e con un unico vetro laterale posteriore, in luogo dei precedenti due accostati della familiare. Viene proposta negli allestimenti base e Confort Lusso unicamente con il motore 1116 cc.
1978
1978
Nel 1978 fa il suo debutto la Fiat Ritmo, la nuova due volumi della casa torinese, destinata a sostituire la 128. Nonostante ciò la 128 ancora per alcuni anni rimane nel listino della Fiat, preferita dagli automobilisti più tradizionalisti: la Panorama 1100 base è in listino fino al dicembre del 1980 e la 1100 CL 4 porte fino all’agosto del 1985.
Alla fine saranno più di 3 milioni gli esemplari di 128 prodotte nelle varie serie e modelli. Inoltre molte vetture del Gruppo Fiat degli anni ’80 sono costruite sul pianale e con i gruppi motopropulsivi derivati dalla 128: Ritmo, Uno e Regata ma anche Lancia Delta e Prisma. Le ultime evoluzioni del generoso quattro cilindri con albero a camme in testa nato con la Fiat 128, portate a 1372 cc e 1581 cc, hanno equipaggiato le Fiat Punto, Bravo, Brava, Marea e le Lancia Delta II serie e Dedra fino alle soglie del nuovo millennio.