Fiat 128 Rally
Oltre che in pista e in salita la Fiat 128 è stata anche una grande interprete nei rally, grazie alla sua robustezza e alla generosità del suo motore.
Il debutto in gara avviene pochi mesi dopo la presentazione, nel 1969 al Rallye Alpe della Luna in Toscana. Poi San Martino di Castrozza e Elba, con le loro strade dissestate e polverose al limite dell’impraticabilità, certificano la validità della 128 sui terreni sconnessi.
Nel 1970 c’è il debutto anche nel rally per antonomasia, quello di Montecarlo, dove la 128 si comporta più che degnamente conseguendo una vittoria di classe. E da lì non si ferma più diventando protagonista sulle strade italiane e del mondo intero.
Oltre alla berlina naturalmente vengono messe a dura prova anche la Rally, di cui è da ricordare una brillante vittoria di classe al Rallye Montecarlo edizione 1972, e soprattutto la Sport Coupé, che fa il suo esordio sempre nel 1972.
Alcuni esemplari di 128 Sport Coupé 1300 vengono allestiti direttamente dalla Fiat per partecipare ufficialmente al Campionato Italiano Rally Internazionali nel 1972. I piloti prescelti sono Ferdinando Tecilla e Giuseppe Ceccato, e proprio quest’ultimo, grazie ad una bella serie di risultati, si laurea Campione Italiano Rally di Gruppo 1. Ceccato oltre che pilota ufficiale per la Fiat, è anche il principale preparatore delle numerose 128 berlina e Sport Coupé, in configurazione gruppo 1 o gruppo 2, che ormai sono protagoniste in tutti i rally tricolori, da quelli del Campionato Italiano, a quelli del Trofeo Rally Nazionali, fino a quelli senza alcuna validità.
Intanto la Fiat nell’ultima gara della stagione ’72 premia con un volante ufficiale un giovane pilota, Federico Ormezzano, che già si era messo in luce guidando prima una 128 berlina e poi una Sport Coupé entrambe di gruppo 2. Negli anni successivi le 128 rimangono protagoniste nelle loro classi permettendo a moltissimi giovani piloti di iniziare a correre e di mettersi in evidenza, un nome per tutti: Attilio Bettega. Lo sfortunato driver trentino, campione triveneto con la 128 nel 1974, sarà protagonista di una bellissima carriera che lo porterà ai vertici del rallismo mondiale prima di trovare la morte in un brutto incidente in Corsica nel 1985.
Con l’avvento di vetture più moderne e potenti le 128 vengono lentamente messe in disparte, continuando comunque a correre nei rally di ogni validità, dal Campionato Mondiale al Seconda Serie, fino alla fine degli anni ’70 e oltre, e conseguendo ancora diversi piazzamenti e vittorie di classe.